La Toscana è da secoli una delle mete turistiche più famose al mondo: i paesaggi del Chianti o il centro storico di città come Firenze e Pisa sono visitati ogni anno da milioni di persone. Ma accanto alle destinazioni più inflazionate ci sono ancora angoli poco conosciuti e tutti da scoprire. Se siete in cerca di un itinerario in Toscana fuori dai luoghi comuni, ecco quattro destinazioni da non perdere.
Le città del tufo
L’entroterra della Maremma è ricco di piccoli borghi e paesaggi incantati. Un esempio? Basta una visita alle cosiddette “città del tufo” Pitigliano, Sovana e Sorano, interamente scavate nella pietra, per trovarsi in un’atmosfera degna del Signore degli Anelli. Sotto al dedalo di vicoli antichi si estendono infatti vari livelli di grotte sotterranee, utilizzate fino all’ultima guerra come cantine per conservare gli ottimi vini e i formaggi locali, ma anche granai, forni, laboratori o ricoveri per gli animali. Anche la sinagoga di Pitigliano era interamente scavata nel tufo, e oggi alcuni dei suoi ambienti sotterranei sono visitabili.

Vista su Pitigliano. Foto di Umberto Nicoletti via Flickr CC.
Ma il tufo qui nasconde anche altri segreti. Attorno ai tre borghi si estende infatti una rete di misteriose strade di origine etrusca: le cosiddette “vie cave”, percorsi scavati nella roccia, con pareti alte fino a 25 mt. La loro origine misteriosa rende il luogo magico: non a caso il regista Matteo Garrone ha scelto di ambientare proprio qui alcune scene del suo fantasy Il racconto dei racconti.
Alpi Apuane
I turisti spesso ammirano le Apuane solo dalle spiagge della Versilia, e raramente esplorano i tesori di queste montagne. Il Parco delle Alpi Apuane è invece un vero paradiso, soprattutto per gli amanti del trekking o delle escursioni in mountain bike: qui il verde dei boschi si interrompe bruscamente svelando un paesaggio unico al mondo, fatto di pareti di marmo bianchissimo affacciate sul mare. Lungo i fianchi delle montagne si trovano anche antichi borghi, dove il tempo sembra essersi fermato, destinazioni perfette per un turismo slow. E per i più curiosi c’è anche la possibilità di visitare le cave di marmo: dopo tutto è da qui che provengono i marmi che hanno dato vita ai capolavori dell’arte mondiale.
San Vivaldo
La Toscana è ricca di chiese, monasteri, abbazie e luoghi di culto tra i più famosi d’Italia. Quello che non tutti sanno però è che in provincia di Firenze esiste una vera e propria “copia” di Gerusalemme in scala ridotta. A meno di un’ora in auto dal capoluogo si può infatti raggiungere San Vivaldo, vicino al borgo di Montaione: come in altri luoghi d’Italia anche qui nel ‘500 fu costruito un Sacro Monte, cioè una riproduzione fedele della città di Gerusalemme. Le 18 cappelle che formano il complesso ricalcano esattamente la mappa della città come si credeva essere ai tempi di Gesù, la topografia è ricostruita in base alle descrizioni bibliche e ai resoconti dei pellegrini. Anticamente una visita a questo luogo sostituiva, per i fedeli, il pellegrinaggio alla “vera” Gerusalemme. I bellissimi gruppi scultorei all’interno raccontano la vita di Cristo, e sono tutti visitabili, mentre i boschi e le campagne circostanti nella bella stagione sono perfetti per un’escursione.

Particolare del Sacro Monte, San Vivaldo. Foto di Caterina Chimenti via Flickr Cc.
Montereggio, il paese dei librai
Questo delizioso borgo medievale ha una storia curiosa: a differenza degli altri paesi della Lunigiana, da qui non si scendeva a valle per portare al mercato i prodotti della terra, né per la transumanza, ma per vendere i libri, stampati in proprio a Montereggio. La tradizione dei librai ambulanti comincia nel ‘500, poco dopo l’invenzione della stampa: con le gerle e le bancarelle cariche di volumi si spinsero in tutta la penisola, fondando dinastie di editori e librai. Il premio Bancarella, che si svolge nella vicina Pontremoli, trae il suo nome proprio da questo fenomeno. Qui tutto parla di libri e persino le strade hanno i nomi di editori: borgo Feltrinelli, piazza Mondadori, ecc. In estate a Montereggio si svolge anche una famosa festa del libro: una buona scusa per visitare un angolo di Toscana che non ti aspetti. Percorrendo le strade tortuose che conducono a Montereggio scoprirete infatti paesaggi mozzafiato e una tradizione enogastromica unica, influenzata dalla vicinanza con Liguria ed Emilia e per questo diversa dal resto della Toscana.

Un vicolo di Montereggio. Foto di Caterina Chimenti via Flickr Cc.
Caterina, Travel Blogger e giornalista con la passione per l’arte e la fotografia, vi accompagnerà alla scoperta dei luoghi più nascosti della Toscana. Dal 2007 condivide le sue esperienze di viaggio sul suo blog Lonely Traveller.
Foto di copertina di Michela Simoncini via Flickr Cc.