Sono due città di porto, Aarhus e Pafo, che quest’anno si sono aggiudicate il titolo di Capitale Europea per la Cultura. Dal blu Mare del Nord in Danimarca al turchese Mar Mediterraneo di Cipro, gli eventi che riempiono i programmi culturali del 2017 sono già iniziati e, in seguito alle magiche cerimonie di apertura, sono pronti a meravigliare tutti i visitatori più curiosi e appassionati di cinema, musica, arte e teatro. Ma non solo.
Ogni anno, dal 1985, l’Unione Europea sceglie almeno una città del vecchio continente per eleggerla Capitale della Cultura Europea, prefiggendosi l’obiettivo che questa crei un programma ad hoc a 360 gradi, ricco di energia, movimento e che tocchi ogni singolo ramo della cultura locale in relazione a quella europea.
Ad oggi oltre 50 sono state le città nominate Capitali Europee per la Cultura: questa è un’ottima occasione che permette alle “reginette” di presentarsi sul palcoscenico a livello internazionale per 365 giorni all’anno e generare profitti sotto i punti di vista culturale, sociale ed economico, cambiare il proprio aspetto urbanistico laddove possibile e aumentare la propria visibilità a favore del turismo.
Aarhus, giovane e felice!
Siete perdonati se non sapete collocare geograficamente la città danese sulla cartina: la piccola realtà affacciata sulla costa orientale della penisola dello Jutland è sempre stata offuscata dalla sorella maggiore Copenaghen, anche se non per questo merita la medaglia d’argento. Soprattutto recentemente, lo storico ateneo cittadino, i viottoli acciottolati e gli storici edifici presenti in tutta la città hanno visto sorgere importanti musei, gallerie d’arte contemporanea e una scena del gusto tali che da cittadina di provincia hanno trasformato Aarhus in una destinazione internazionale.
Ubicata nel verdissimo Jutland, territorio dedito al pascolo, all’allevamento e alla produzione casearia, Aarhus è circondata dal Mare del Nord, ricco di frutti di mare e crostacei; gli ingredienti per la varietà e completezza della sua offerta culinaria non mancano di certo, tanto da essere stata promossa nel 2017 anche Regione Europea per la Gastronomia.
L’antico insediamento vichingo, il cui nome in antica lingua danese significa “la bocca del fiume”, ha vissuto un’espansione continua e regolare; oggi vanta il titolo di porto principale in Danimarca e riceve ogni settimana navi da crociera e mercantili in un contesto che è un gradevole mix tra stile antico e moderno.
Camminando per le sue strade si respira un’atmosfera giovane, gioiosa e creativa data da una popolazione che perlopiù è formata da studenti universitari della prestigiosa Università di Aarhus; i 40.000 immigrati provenienti da 130 Paesi su una popolazione totale di circa 300.000 persone caratterizzano già da tempo la vena multiculturale cittadina e il famoso “Bazar Vest” è l’emblema dell’integrazione degli immigrati nella società danese: un susseguirsi di negozi gestiti dagli stranieri stessi.
Con un’età media pari a 38 anni, una scena artistica sempre più emergente e importanti siti, Aarhus si sviluppa costantemente. L’ARoS Aarhus Kunstmuseum (Museo dell’Arte di Aarhus) attira 800.000 visitatori all’anno ed è stato progettato con un design moderno, oltre che con l’installazione di un corridoio sopraelevato circolare in vetro colorato con tutte le tonalità dell’arcobaleno per avere una vista panoramica sulla città decisamente originale. Ulteriore punto di incontro, studio e progettazione in città è DOKK1 che, dal 2015, si affaccia sul waterfront cittadino dando un nuovo aspetto allo skyline urbano. La più grande biblioteca in tutta la regione scandinava DOKK1 ospita in occasione di Aarhus 2017 una serie di interessanti eventi, oltre che essere un “santuario” per chiunque sia alla ricerca di ispirazione, formazione personale e conoscenza in qualsiasi campo.
Una visita ad Aarhus equivale alla scoperta della vera e propria vita in tipico stile danese. Amorevolmente definita dalla popolazione locale “piccola grande città”, l’ex insediamento vichingo ha uno stile di vita senza complicazioni, avvolto da un’atmosfera sicura, accogliente e familiare; hygge per dirlo con la parola danese più appropriata.
Per il 2017 Aarhus ha stilato un programma fitto di conferenze, dibattiti, spettacoli, mostre e laboratori adatti a tutti i diversi tipi di visitatori per esporre e rendere omaggio alla cultura danese con uno sguardo verso il futuro per un’integrazione sempre maggiore e più coinvolgente nel contesto europeo, da cui il motto Let’s Rethink (Ripensiamo). Un movimento non fine a sé stesso, ma concepito per far “usare” concretamente la cultura da parte di tutti escogitando soluzione sostenibili per le sfide del mondo odierno, dall’esclusione sociale al cambiamento climatico. Ognuno può prendere parte attivamente in ogni occasione attraverso uno strumento specifico a disposizione e contribuire personalmente a migliorare la comunità internazionale.
Ed ecco alcuni dei nostri eventi preferiti assolutamente imperdibili trovati all’interno del programma online sul sito ufficiale di Aarhus 2017.
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RETHINKING TOURISM IN A COASTAL CITY
Progetto interdisciplinare e innovativo che mira a creare nuove idee, spazi ed esperienze per i turisti e i cittadini locali prendendo spunto dalla regione, quale punto di incontro tra le forze della natura e della cultura.
Dove: Ringkøbing-Skjern
Quando: tutto l’anno
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STAND-ALONE: SOLO PERFORMANCE FESTIVAL
Unico nel suo genere in Europa, il Solo Performance Festival ENESTÅENDE presenta il meglio dell’arte performativa solista danese e internazionale in un legame inscindibile tra teatro, danza e arte.
Dove: Teatret Gruppe 38, Aarhus & Team Teatret, Herning
Quando: 10 – 19 marzo
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RØDE ORM
Il titolo è una classica saga vichinga che prenderà vita sul tetto del Moesgaard Museum (MOMU) grazie alla collaborazione unica tra il Teatro Reale Danese, il museo stesso e Aarhus 2017. L’accattivante e avvincente saga di matrice vichinga vede come protagonista Orm, un bambino prigioniero e schiavo su una tipica drakkar che nel tempo saprà farsi valere e rispettare dall’equipaggio.
Dove: Moesgaard Museum, Aarhus
Quando: 24 maggio – 1 luglio
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ULLA VON BRANDENBURG: IT HAS A GOLDEN SUN AND AN ELDERLY GREY MOON
L’artista tedesca esplora il proprio linguaggio visivo che delinea le tradizioni e i tropi del teatro, del cinema e dello storytelling in un nuovo film-installazione. Un’unione perfetta tra musica, costumi, riferimenti storici e tradizioni folkloristiche.
Dove: Kunsthal Aarhus
Quando: novembre – dicembre
Pafo, ai confini d’Europa
La recente crisi economico finanziaria le ha imposto uno dei budget più scarni della storia, ma ciononostante Pafo è riuscita a trarre il massimo per l’organizzazione dei suoi eventi e a stilare un ricco programma sorprendendo un continente intero per la sua capacità di gestione e creatività.
Con soli 8 milioni di euro, rispetto ai circa 60 a disposizione di Aarhus, Pafo non ha potuto investire in riqualificazioni a livello infrastrutturale, concentrandosi principalmente, complici le ottime condizioni meteorologiche, a organizzare 150 eventi a cielo aperto (open air) dove la classica arte ellenica si unisce gioiosamente a quella contemporanea.
Centro abitato fin dai tempi del Neolitico, Pafo è il centro per eccellenza del culto della dea della bellezza greca Afrodite, Venere per i romani, secondo la cui leggenda è proprio sorta dalle sue acque. Il tempio della dea fu eretto dai Micenei nel XII secolo a. C. e oggi è attorniato da inestimabili rovine di antiche ville, palazzi, teatri, fortezze e tombe che insieme danno forma a uno dei principali siti archeologici e storici a livello internazionale. Terra di culture e tradizioni, Pafo negli ultimi 10.000 anni ha visto insediarsi sul proprio suolo gli antichi Persiani, Tolomei e Bizantini fino ai più recenti inglesi e ciascun popolo ha lasciato il proprio segno nell’architettura, mentalità e gastronomia.
Il centro storico di una delle più gettonate destinazioni cipriote è un susseguirsi di palme che incorniciano le tipiche costruzioni a uno o due piani di colore bianco e non è strano perdersi tra i suoi diversi vicoli e scoprire altre gemme nascoste quali terme medievali o catacombe cristiane di epoca romana.
Come la città sorella Aarhus, anche Pafo ha organizzato un programma fitto di eventi spettacolari, mostre, conferenze, laboratori didattici e workshop incentrati su un tema specifico; con il motto Open Air Factory Pafo parte dalla tradizione secolare che ha visto sorgere la sua cultura in un contesto “a cielo aperto” e quindi spinge sulla necessità di una nuova apertura moderna nel modo di pensare, vivere e muoversi per riconnettere spazi e persone nella regione. Alla luce di questo preciso momento storico spesso caratterizzato da estremismo e chiusura, dietro a questo primo concetto di apertura spaziale il fine ultimo di Pafo è garantire la tolleranza, l’accettazione e l’inclusione dello straniero, del diverso e quindi della sua relativa cultura, ideologia e credo religioso.
La posizione geografica strategica di Cipro, la sua multiculturalismo e la storia di un Paese crocevia tra Occidente e Oriente sono ulteriori elementi fondamentali che hanno contribuito al concepimento del secondo motto Linking continents – building bridges, dove i ponti sono intesi a unire le diverse comunità conviventi a Cipro, greci e turchi, i visitatori internazionali e i più recenti immigrati dalle terre vicine di Africa e Medio Oriente. Pafo aspira quindi a partire dal 2017 ad essere ancora una volta un centro simbolico e concreto per la condivisione, l’armonia e il reciproco aiuto tra le persone di tutto il mondo.
Difficile poter stilare i migliori eventi, ma nel programma ufficiale di Pafos 2017 ecco alcuni dei più interessanti.
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THE CORNER OF A FOREIGN FIELD
Un banchetto in chiave artistica che coinvolgerà stranieri e locali, intellettuali e artisti per creare un ambiente multiculturale. L’evento sarà ripreso e usato quale materiale per un progetto audiovisivo da presentare a livello internazionale.
Dove: Lemona
Quando: 19 maggio
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GALATEA’S MYTHS
La compagnia di danza di Pafo interpreta il mito di Galatea con le coreografie ideate dal nostro connazionale Davide Bombana, mentre l’Orchestra giovanile di Cipro accompagnerà con musica diretta da Yiorgos Kountouris.
Dove: Pafos Castle Square
Quando: 14 e 15 luglio
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TRADITIONAL ROUTES
Due giorni di suoni, immagini e sapori dedicati alle culture folkloristiche di Cipro e di altri Paesi. Inoltre sarà allestito un teatro, si organizzeranno giochi tradizionali e leggeranno fiabe tradizionali insieme a cibo e buon vino.
Dove: 28th October Square
Quando: 25 – 26 agosto
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TERRITORIES
Asli Bolayir e Christine Chiorboli, due visual artist provenienti dal quartiere turco di Pafo e dalla Corsica, esplorano nelle loro opere i temi dell’identità e dei movimenti cross-border e del confinamento.
Dove: Ibrahim’s Khan
Quando: 15 settembre – 1 ottobre
Pistoia, orgoglio nazionale
Anche in Italia, ogni anno a partire dallo scorso 2014, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo elegge una Capitale Italiana della Cultura. Per il 2017 è stata la toscana Pistoia ad aggiudicarsi l’ambito titolo, proprio l’anno in cui la città festeggia 900 anni dallo Statuto dei consoli, il più antico della storia.
Grande ricchezza artistica e un patrimonio architettonico indiscutibile caratterizzano la piccola cittadina toscana, pronta già da qualche settimana a incantare l’Italia e il mondo intero per la sua bellezza e il suo lifestyle a misura d’uomo. Medioevale nel cuore, Pistoia ospita da 38 anni in Piazza del Duomo il festival musicale Pistoia Blues che la rende meta unica in Italia per la musica blues e jazz; la città in occasione della nomina a Capitale Italiana della Cultura ha previsto una sonora serie di eventi a tema musicale in collaborazione con la Fondazione Pistoiese Promusica, realtà non-profit che aspira alla diffusione della cultura musicale e la Fondazione Musicale Fiorentino.
Sebbene con una popolazione inferiore a 100.000 abitanti, Pistoia vanta ben 14 biblioteche, 3 teatri e uno giardino zoologico.
L’Associazione Teatrale Pistoiese ha preparato un cartellone con interessanti appuntamenti e, tra questi, ha varato un nuovo progetto dal titolo Pistoia Teatro Festival che dal 19 al 25 giugno unirà teatro, musica e danza con ospiti di calibro internazionale.
Le principali biblioteche di San Giorgio e Forteguerriana aprono le loro porte al pubblico con diversi eventi, proposte digital e interattive con premi virtuali da riscattare durante il soggiorno in città. Per gli amanti delle lingue straniere, l’Alliance Française presenterà a marzo il progetto francofono La primavera del libro francese durante il quale si leggeranno e discuteranno opere di narrativa contemporanea del Paese d’Oltralpe.
Dall’11 al 17 giugno Pistoia ospiterà la quarta edizione di Vestire il paesaggio, una manifestazione green che si articolerà in due giornate di conferenza e due a stretto contatto con la natura all’interno dei vivai aperti al pubblico con letture sul verde urbano, seminari sui prodotti ornamentali e spettacoli a tema. Non è un caso che proprio 150 anni fa sia nato a Pistoia il vivaismo in Italia, dettato dalla necessità di coltivare piante da frutto destinate a soddisfare la crescente richiesta di prodotti freschi da parte della città.
Con un ventaglio di proposte così ampio e interessante, unito all’ottima gastronomia tradizionale e all’amenità del paesaggio toscano, Pistoia è in questo 2017 il fiore all’occhiello della nostra amatissima Italia.
Per il 2018 sono già state designate le Capitali Europee per la Cultura e, ancora una volta, si troveranno agli antipodi del continente: la nordica Leeuwarden in Olanda e la meridionale Valletta sull’isola di Malta.
In Italia invece la futura città di cultura sarà la siciliana Palermo, con un mare di eventi pronto a travolgerci.