Tito Livio, narratore della Storia di Roma, diede alla città di Padova, sua patria ,origini leggendarie dicendola fondata da Antenore fuggito da Troia. Padova, provincia del Veneto, è una città d'arte come testimoniano i tanti palazzi e pitture.
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Padova sembra sorta già dall'XI secolo a.C. per opera dei patavini che più volte si allearono con Roma come testimonia il fatto che tanti insigni romani nati qui.Da comune nel Medio Evo passò sotto la dominazione dei Carraresi nel 1318, famiglia di illuminati , a cui si devono eredità importanti nell'arte e nella scienza. I Carraresi la tennero fino al 1405 quando diventò parte della Serenissima che la dotò anche di una cinta muraria. Ceduta poi a Napoleone e in seguito al Regno Lombardo Veneto, diventò parte del Regno d'Italia solo nel 1866 dopo la terza guerra d'indipendenza.
Personaggi legati a Padova
- Tito Livio nacque e morì a Padova.
- Galileo Galileirimase circa 10 anni a Padova quando ebbe la cattedra all' Università.
- Petrarca vi si rifugiò per sfuggire alla pesta di Milano.
- Giorgio Napolitano è stato allievo del liceo Tito Livio.
Cosa visitare: le Mura e il Castello Carrarese
La cinta muraria si sviluppa ancora oggi per 11 kilometri comprendendo bastioni e le 5 porte rimaste. Impossibile visitarle la cinta in una volta sola se non in bicicletta; infatti , per chi fosse interessato, vengono consigliati 3 itinerari.Il castello Carraresericostruito su fortificazioni precedenti fu fatto decorare all'interno e all'esterno e le due torri furono dipinte a scacchi bianchi e rossi; questi decori sono visibili nel pianoterra dove ci sono dipinti floreali in parte restaurati, al primo piano dove c'è una parete con pappagalli, e a nord della torre dove si vede una Madonna con bambino.Del passaggio sopraelevato, chiamato traghetto, che univa il Castello alla Reggia, e serviva in caso di necessità come via di fuga, rimane solo un arco e un pilastro e della Reggia sono rimaste solo qualche stanze e una doppia loggia; le stanze furono ristrutturate e, cambiandone la disposizione, distrussero in gran parte gli affreschi e le tavole con angeli del soffitto che sono conservate al Museo Civico di Padova.
La Cappella degli Scrovegni
Chi si trova a Padova non può mancare di vedere laCappella degli Scrovegnifatta costruire da Enrico Scrovegni in memoria del padre, condannato all'inferno da Dante perché usuraio, e destinato alle spoglie di Enrico stesso e dei suoi discendenti.La cappella molto semplice all'esterno e composta di un'unica stanza rettangolare all'interno,contiene il sarcofago di Enrico Scrovegni, tre statue in marmo di Giovanni Pisano sull'altare e la decorazione muraria di Giotto. Naturalmente agli affreschi si deve la fama come il capolavoro diGiotto nella Cappella. Tre sono i temi delle pareti: scene della vita di Gioacchino e Anna, della vita di Maria e della nascita e morte di Cristo, nello zoccolo inferiore, in marmo, sono rappresentati i sette vizi capitali e le sette virtù. Il soffitto interamente di colore blu con stelle presenta tondi con immagini di Evangelisti e Profeti.
La Basilica di Sant Antonio
Meta di pellegrinaggio è la Basilica di Sant'Antonio con milioni di visitatori che giungono per onorare le reliquie . E' una delle basiliche più grandi al mondo e una delle 3 basiliche papali che non si trovano a Roma. La facciata della basilica, stile romanico, presenta 5 arcate al centro delle quali c'è il portale più grande con sopra la statua di S.Antonio.All'interno tante sono le cappelle con pitture , sculture e monumenti funebri. La cappella del Santo è una bella opera del Rinascimento adornata con scene della sua vita e con al centro la sua tomba nella cui parte posteriore i pellegrini pongono la mano. La fila dei pellegrini è sempre lunga e la posizione dove pongono la mano è consumata. In una stanza alla fine della basilica c'è la cappella delle reliquie del Santo con la lingua ancora intatta e altri resti. Davanti alla chiesa si trova una statua del Gattamelata a cavallo, di Donatello, considerata un'opera molto importante del rinascimento.
Padova città d'acqua presenta tanti canali che un tempo erano collegati alla laguna di Venezia e servivano per il trasporto fluviale, oggi ,recuperati i vari monumenti idraulici come le Porte Contarine e ilPortello , è possibile fare la passeggiata tra i canali e costeggiare le mura e i bastioni.
Il Caffè Borghetti
Rimasto in un angolo della piazza centrale ,situato in modo asimmetrico per la demolizione dei palazzi adiacenti, il Caffè Borghetti nel 1816 venne rifatto su quello che era un vecchio caffè che Antonio Pedrocchi aveva ereditato dal padre; nel 1836 vi fu costruita a fianco il Pedrocchino, una costruzione neogotica che serviva da pasticceria.Tra i caffè italiani è uno dei più antichi, dotato all'esterno da 2 portici con colonne mentre all'interno al piano terra si vedono tante stanze col nome dei colori della loro tappezzeria mentre al piano superiore le varie camere hanno nomi degli stili storici con cui sono decorate. Vicino all'Università, diventò presto luogo di cultura e di incontro di letterati e artisti qualiStendhal, D'Annunzio, Marinetti. Nei primi anni della sua apertura era noto come “caffè senza porte” sia perché il porticato era aperto ed era quindi zona di passaggio sia perchè era aperto giorno e notte. I clienti erano trattati in modo squisito: ci si poteva sedere a leggere giornali e libri, messi a disposizione, senza consumare, alle donne si regalavano fiori e se all'improvviso pioveva veniva prestato un ombrello. Ora il caffè è un luogo storico in cui fare una sosta sia per ammirare i decori sia per assaggiare il caffè con crema di menta e cacao.